(Teleborsa) - Roma, 12 lug - "Se non fossimo intervenuti sul precedente sistema di incentivi, si sarebbe creata una bolla speculativa di enorme portata, con ricadute sul sistema produttivo. Il nuovo decreto fornisce al settore una prospettiva di lungo termine, un quadro di regole e un volume di risorse che consentirà una crescita graduale fino a tutto il 2016, indicato dagli esperti come il periodo nel quale potrà essere raggiunta l’equivalenza del costo dell’elettricità fotovoltaica con quella acquistata dal sistema elettrico".
Così si è espresso il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, in una intervista sull'ultimo numero di Elementi, il periodico del Gestore dei Servizi Energetici, a proposito del tema delle energie rinnovabili.
"Abbiamo orientato gli investimenti verso le tecnologie più avanzate cercando di incentivare la filiera produttiva italiana. Questo approccio ci ha portato a una adeguata e graduale riduzione degli incentivi, in linea con il calo dei costi tecnologici in parte già registrato e atteso nei prossimi anni", ha proseguito Romani.
Alla domanda sull'atteggiamento del Governo nei confronti della geotermia e sulle valutazioni a proposito di incentivi, il Ministro ha risposto: "Recenti studi attribuiscono alla geotermia un ampio potenziale non ancora sfruttato, accessibile con nuove tecniche di ricerca, esplorazione e asportazione del calore. Noi ci siamo mossi in anticipo, stanziando risorse ad hoc nell’ambito del Programma Operativo Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico per fare un’analisi del potenziale del nostro territorio e per studi di fattibilità di nuovi impianti. In più, con il decreto legislativo 28 del 2011, abbiamo avviato la sperimentazione di impianti pilota a emissioni nulle. Anche le applicazioni della geotermia più tradizionali, siano esse finalizzate alla produzione di energia elettrica o allo sfruttamento del calore, trovano adeguata incentivazione nell’ambito degli strumenti esistenti."
Così si è espresso il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, in una intervista sull'ultimo numero di Elementi, il periodico del Gestore dei Servizi Energetici, a proposito del tema delle energie rinnovabili.
"Abbiamo orientato gli investimenti verso le tecnologie più avanzate cercando di incentivare la filiera produttiva italiana. Questo approccio ci ha portato a una adeguata e graduale riduzione degli incentivi, in linea con il calo dei costi tecnologici in parte già registrato e atteso nei prossimi anni", ha proseguito Romani.
Alla domanda sull'atteggiamento del Governo nei confronti della geotermia e sulle valutazioni a proposito di incentivi, il Ministro ha risposto: "Recenti studi attribuiscono alla geotermia un ampio potenziale non ancora sfruttato, accessibile con nuove tecniche di ricerca, esplorazione e asportazione del calore. Noi ci siamo mossi in anticipo, stanziando risorse ad hoc nell’ambito del Programma Operativo Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico per fare un’analisi del potenziale del nostro territorio e per studi di fattibilità di nuovi impianti. In più, con il decreto legislativo 28 del 2011, abbiamo avviato la sperimentazione di impianti pilota a emissioni nulle. Anche le applicazioni della geotermia più tradizionali, siano esse finalizzate alla produzione di energia elettrica o allo sfruttamento del calore, trovano adeguata incentivazione nell’ambito degli strumenti esistenti."
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