Il movimento "Io amo la Puglia", in un comunicato a firma del coordinatore Giovanni Montingelli, dà il proprio parere sui prezzi d'acquisto dell'uva a Cerignola.
"In riferimento alla situazione scaturita dai presunti prezzi di acquisto dell'uva nella nostra città questo movimento politico esprime netto disaccordo per l'incontro di questa mattina del 2 agosto, dichiarandolo e considerandolo inutile. L'incontro non farà che creare confusione in una intricata situazione presa in considerazione in nettissimo ritardo e dove, nell'oggetto dello stesso appuntamento, non si evidenziano elementi di risoluzione del problema.
I sigg. Barrasso e Morano (patrocinanti dell'incontro) saranno solo impegnati a sedare animi ormai messi a dura prova da un problema che si presenta da anni e che come al solito vede l'ente non propositore, ma succube di una politica priva di spirito costruttivo.
L'incontro del 2 non può risolvere niente e direi che i due rappresentanti del comune dovrebbero lasciare il ruolo per i quali sono stati incaricati visto che la città non ha mai notato la loro presenza nella vita sociale del paese a vocazione strettamente agricola.
L'agenzia dell'agricoltura, ad esempio, poteva in periodi non sospetti pubblicizzare il decreto ministeriale (n. 9258 del 23 dicembre 2009 che ha recepito anche in Italia la misura della nuova Ocm vino) con cui veniva diffusa la possibilità di accedere alla cosiddetta "Vendemmia Verde" (di certo a loro non nota) e tentare di dare una mano al comparto vitivinicolo oppure pubblicizzare i P.I.F. (Piani integrati di filiera) che prevedono investimenti in agricoltura e in agroindustria, oppure pubblicizzare la notizia di luglio 2010 con cui il Ministero delle Politiche
Agricole alimentari e forestali aveva finalmente sbloccato 48 milioni di euro di fondi per la promozione del vino italiano (Decreto ministeriale n 4123 del 22 luglio 2010 relativo a "OCM Vino – Modalità attuative della misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" – Campagne 2010-2011 e seguenti").
Se non conoscono queste cose ed indicono incontri allora di che parliamo? Dovrebbero impegnarsi ad aprire il raggio di azione dell'ente! Captando forme di incentivi e finanziamenti per il settore agricolo, aprendo una finestra sull'Europa ed aiutando in questo modo la filiera vitivinicola.
Si eviterebbe con un'azione di questo tipo una guerra fra poveri, che sarà inutile e che negli anni scorsi ha portato anche a spiacevoli eventi di cronaca.
Bisogna capire che Cerignola è città della Puglia! D'Italia! E d'Europa! e solo con questa consapevolezza si può tentare di dare respiro a questa situazione e alle altre che verranno a crearsi (immagino per le olive ed in particolare per la dop "Bella di Cerignola" che speriamo non faccia la stessa fine dell'uva).
Il coordinamento regionale di "Io amo l'Italia", che giorni addietro (18 luglio u.s) e prima di Barrasso e Morano aveva invitato il sindaco ad un fecondo ed opportuno tavolo di concertazione, invierà al Ministero preposto una comunicazione con la quale chiederà l'abbassamento dell'aliquota IVA per l'uva da vino dal 10% al 4 % ed il taglio delle quote contribuitive da versare all'INPS dando un possibile e fattivo contributo a questa situazione.
E mi chiedo: chissà cosa proporranno oggi visto che il taglio dell'uva è alle porte? Unospunto spero che "io amo l'Italia" l'abbia dato".
Fonte : foggia press
"In riferimento alla situazione scaturita dai presunti prezzi di acquisto dell'uva nella nostra città questo movimento politico esprime netto disaccordo per l'incontro di questa mattina del 2 agosto, dichiarandolo e considerandolo inutile. L'incontro non farà che creare confusione in una intricata situazione presa in considerazione in nettissimo ritardo e dove, nell'oggetto dello stesso appuntamento, non si evidenziano elementi di risoluzione del problema.
I sigg. Barrasso e Morano (patrocinanti dell'incontro) saranno solo impegnati a sedare animi ormai messi a dura prova da un problema che si presenta da anni e che come al solito vede l'ente non propositore, ma succube di una politica priva di spirito costruttivo.
L'incontro del 2 non può risolvere niente e direi che i due rappresentanti del comune dovrebbero lasciare il ruolo per i quali sono stati incaricati visto che la città non ha mai notato la loro presenza nella vita sociale del paese a vocazione strettamente agricola.
L'agenzia dell'agricoltura, ad esempio, poteva in periodi non sospetti pubblicizzare il decreto ministeriale (n. 9258 del 23 dicembre 2009 che ha recepito anche in Italia la misura della nuova Ocm vino) con cui veniva diffusa la possibilità di accedere alla cosiddetta "Vendemmia Verde" (di certo a loro non nota) e tentare di dare una mano al comparto vitivinicolo oppure pubblicizzare i P.I.F. (Piani integrati di filiera) che prevedono investimenti in agricoltura e in agroindustria, oppure pubblicizzare la notizia di luglio 2010 con cui il Ministero delle Politiche
Agricole alimentari e forestali aveva finalmente sbloccato 48 milioni di euro di fondi per la promozione del vino italiano (Decreto ministeriale n 4123 del 22 luglio 2010 relativo a "OCM Vino – Modalità attuative della misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" – Campagne 2010-2011 e seguenti").
Se non conoscono queste cose ed indicono incontri allora di che parliamo? Dovrebbero impegnarsi ad aprire il raggio di azione dell'ente! Captando forme di incentivi e finanziamenti per il settore agricolo, aprendo una finestra sull'Europa ed aiutando in questo modo la filiera vitivinicola.
Si eviterebbe con un'azione di questo tipo una guerra fra poveri, che sarà inutile e che negli anni scorsi ha portato anche a spiacevoli eventi di cronaca.
Bisogna capire che Cerignola è città della Puglia! D'Italia! E d'Europa! e solo con questa consapevolezza si può tentare di dare respiro a questa situazione e alle altre che verranno a crearsi (immagino per le olive ed in particolare per la dop "Bella di Cerignola" che speriamo non faccia la stessa fine dell'uva).
Il coordinamento regionale di "Io amo l'Italia", che giorni addietro (18 luglio u.s) e prima di Barrasso e Morano aveva invitato il sindaco ad un fecondo ed opportuno tavolo di concertazione, invierà al Ministero preposto una comunicazione con la quale chiederà l'abbassamento dell'aliquota IVA per l'uva da vino dal 10% al 4 % ed il taglio delle quote contribuitive da versare all'INPS dando un possibile e fattivo contributo a questa situazione.
E mi chiedo: chissà cosa proporranno oggi visto che il taglio dell'uva è alle porte? Unospunto spero che "io amo l'Italia" l'abbia dato".
Fonte : foggia press
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