Mentre Actionaid contesta i dati della Fao - «Sottostimato il numero di affamati» - Msf apre filiale all'Esquilino: «La morte per fame si può evitare, con l'aiuto di tutti»
Si celebra il prossimo 16 -ottobre a Roma la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, quest'anno dedicata ai «prezzi alimentari, dalla crisi alla stabilità». E proprio ad ottobre 2011 la popolazione globale raggiungerà la soglia dei 7 miliardi. Dall’Africa al Sudest asiatico fino ai Paesi dell’America centro-meridionale, la maggioranza della popolazione mondiale vive una triplice crisi: del cibo, delle risorse e climatica.
Le organizzazioni internazionali e le Ong che operano nei Paesi del terzo e quarto mondo lanciano l’allarme. L’ennesimo: la crescita demografica, l’aumento del prezzo del cibo e i cambiamenti climatici potrebbero portare al collasso del «global food system» nell'anno in cui si celebrano i 60 anni della Fao (Food and Agriculture Organisation dell'Onu) a Roma e i 50 anni del Pam, il Programma Alimentare Mondiale, meglio noto come Wfp, world food program.
La sede della Fao a Roma |
ALLARME FAO – Se ne discuterà domenica nella capitale italiana, a pochi giorni dall'inaugurazione - nel quartiere Esquilino - di un centro di Medici senza frontiere dedicato alla sensibilizzazione dei romani al problema della fame nel mondo. Secondo la Fao sono 925 milioni, stando alle stime del 2010, le persone che soffrono la fame nel mondo; mentre erano 850 milioni nel lag temporale 2006-2008. Nel rapporto «The State of Food Insecurity in the World 2011» (Sofi) – stilato da Fao, Pam e Ifad – si indicano come fattori scatenanti «gli alti prezzi delle derrate alimentari, la loro volatilità, destinata a crescere», rendendo ancora più poveri i cittadini dei Paesi con economie vulnerabili, con i contadini in prima fila.
«Cresce la popolazione mondiale e quindi la domanda di cibo - spiega Kostas Stamoulis, direttore della divisione Fao economia dello sviluppo agricolo e curatore del rapporto. - Crisi come queste mettono a rischio gli sforzi verso l’obiettivo di Sviluppo del Millennio di dimezzare per il 2015 il numero degli affamati. Ma anche se venisse raggiunto, nei Paesi in via di sviluppo rimarrebbero comunque circa 600 milioni di persone sottonutrite». I Paesi più esposti a questo rischio sono quelli africani, dove «il numero di persone sottonutrite è aumentato dell'8% tra il 2007 e il 2008, mentre è rimasto sostanzialmente lo stesso in Asia».
MEDICI SENZA FRONTIERE A ROMA – L'aiuto alle popolazioni più povere passa anche dalla conoscenza, dall'informazione. Soprattutto se arriva da chi, da sempre, si occupa di dare un aiuto concreto nelle aree più disagiate del mondo. Fino al 17 ottobre, l'organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere, premio Nobel per la Pace nel 1999, allestisce un Centro di nutrizione in piazza Vittorio Emanuele II, all'Esquilino: una riproduzione fedele di una delle strutture che Msf ha nel mondo. Un'iniziativa che rientra nel progetto «Un Centro di nutrizione in città. Quando il cibo non basta» e che vuole sensibilizzare tutti, in particolari gli studenti delle superiori, «sulla malnutrizione infantile nei Paesi poveri, sulle strategie già in campo e su quelle in programma per combattere la povertà». E sono almeno 195 milioni in un anno i bambini che soffrono la fame. UN CENTRO PER INFORMARE - In 90 metri quadrati, gli operatori di Msf, illustrano attraverso immagini, filmati, documenti multimediali sulla malnutrizione infantile, racconti, gli interventi attuati. «Il nostro obiettivo - sottolinea Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf Italia - è sensibilizzare e coinvolgere la popolazione in un modo diverso, che va oltre gli abituali strumenti utilizzati normalmente per illustrare il problema, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Crediamo che il nostro Centro nutrizione sia un’occasione unica per poter avvicinare i cittadini a un problema così grave e attuale, come mostra l’emergenza nutrizionale in corso in Somalia».
Il Centro nutrizione di Msf, con ingresso gratuito, è aperto per le scuole tutti i giorni tra le 9 e le 13, su prenotazione all'indirizzo e-mail scuole@msf.it. Per il pubblico, l'apertura è dal lunedì al venerdì tra le 13.30 e le 18.30, sabato e domenica tra le 9 e le 18.30. «Oggi la malnutrizione può essere sconfitta - conclude Moschochoritis - con l'utilizzo massiccio dei nuovi cibi terapeutici pronti all'uso: il tempo di agire è ora».
Simona De Santis
Fonte Corriere
Nessun commento:
Posta un commento