martedì 24 luglio 2012

Mangiar sano risparmiando soldi ed energia


Non sempre, come abbiamo avuto già modo di rilevare (vedi qui), le aziende alimentari mostrano sufficiente attenzione e impegno verso il miglioramento delle qualità dei prodotti. Per questo, da qualche anno a questa parte, sono sorti dei circuiti alternativi alle grandi catene di distribuzione, i quali privilegiano l'acquisto presso piccoli produttori accuratamente selezionati di cibi genuini, freschi e soprattutto locali.


Parliamo dei GAS, ovvero Gruppi di Acquisto Solidale, sorti alla metà degli anni '90 (il primi si costituiscono a Fidenza e Reggio Emilia tra il 1994 e il 1995), un'iniziativa che progressivamente si espande fino alla nascita, nel 1997, di un vero e proprio network che collega tra loro i diversi gruppi, favorisce lo scambio di informazioni su prodotti e produttori e diffonde l'idea e lo spirito del movimento.
La motivazione che spinge a formare i gruppi può essere da una parte ideologica, come la critica del consumismo e della globalizzazione orientata dalle multinazionali; dall'altra pratica e cioè la possibilità di acquistare all'ingrosso prodotti alimentari di qualità, da ridistribuire tra i membri del gruppo.
I principi guida sono la solidarietà, che dal gruppo si estende poi a chi fornisce i prodotti, e il rispetto dell'ambiente. I gruppi cercano infatti principalmente alimenti biologici provenienti da piccoli produttori locali per poterli conoscere direttamente e al contempo ridurre l'inquinamento e gli sprechi energetici conseguenti al trasporto di alimenti provenienti da lontano. E' importante infine che siano stati realizzati nel rispetto dei diritti e delle condizioni di chi lavora.
In Italia sono attualmente attivi circa un centinaio di GAS. Per ulteriori dettagli vedi il sito della rete dei gruppi di acquisto solidale.

Fonte :  scienza e salute

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