giovedì 17 gennaio 2013

Sostanze tossiche nell'abbigliamento: anche Benetton ripulirà i suoi vestiti


Dopo Zara anche Benetton ha aderito alla campagna Detox di Greenpeace, impegnandosi a “ripulire” entro il 2020 i suoi vestiti dalle pericolose sostanze tossiche utilizzate da molti brand mondiali

Un’altra vittoria. Così Greenpeace ha salutato la decisione di Benetton di voler aderire alla campagna Detox e di voler eliminare entro il 2020 dalle sue produzioni di moda le pericolose sostanze tossiche denunciate da un rapporto dell’associazione ambientalista.
Una decisione davvero storica per il colosso di Treviso che ha annunciato in un documento e con un comunicato stampa ufficiale il piano per mettere definitivamente al bando dalla sua catena di produzione di abbigliamento alcune sostanze fino ad oggi impiegate, in grado di causare danni molto gravi anche per gli esseri umani.
Benetton è la prima azienda italiana ad aderire a questo programma e il suo impegno si aggiunge a quello sottoscritto da notissimi marchi come Zara, Mango, Esprit e Levi's.

Un impegno che riguarda tutti i marchi del gruppo: United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton, Sisley e Playlife distribuiti in 120 Paesi nei circa 6.500 punti vendita.

Aderendo al programma Detox - si legge nella nota ufficiale di Benetton - l’azienda si impegna a estendere ulteriori misure di controllo lungo l’intera catena di fornitura: ciò consentirà il raggiungimento di standard ancora più elevati al fine di assicurare che nessun fornitore possa fare uso di sostanze chimiche anche solo potenzialmente pericolose per l’ambiente e la persona”.
L'impegno del gruppo Benetton – ha ribadito Greenpeace - accelererà di fatto un processo di maggiore trasparenza e sostenibilità, già in atto nel settore tessile, rivelando i valori delle emissioni delle sostanze chimiche pericolose di ben 30 dei loro fornitori entro la fine del 2013”.

Nonostante questa importante vittoria, ancora alcuni grandi nomi dello street fahion, come GAP, G-Star Raw e Calvin Klein, sono restii ad aderire a questa campagna. “Nessuno li ha avvisati che la trasparenza sulla pratiche di produzione e una moda libera da sostanze tossiche è la vera tendenza per il 2013? O semplicemente non gliene importa?” ha ribattuto Greenpeace.

Proprio per sensibilizzare tutti sull’importanza di chiedere ed ottenere impegni certi anche da questi brand, l’associazione ambientalista ha realizzato questo video che invita tutti a condividere!

Fonte Yes Life



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