Siamo di fronte agli effetti di un drammatico crollo della spesa, mai così pesante, con le famiglie italiane che hannosvuotato il carrello dei prodotti base per l'alimentazione, dallafrutta (-4%) al pesce (-5%), dalla carne bovina (-6%) al vino (-7%) fino all'olio di oliva (-8%). E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Ismea del primo trimestre, nel commentare l'andamento dell'inflazione che nel mese di aprile 2013 è scesa al livello più basso da 3 anni secondo l'Istat, che a sua volta rileva come i prezzi per gli alimentari siano cresciuti del 2,7%.
La riduzione del tasso di inflazione riflette - sottolinea la Coldiretti - il clima di depressione dei consumi che ha costretto ben sette famiglie su dieci (71%) a modificare la quantità e la qualità dei prodotti. L'aumento degli acquisti a basso prezzo se da un lato ha favorito il contenimento dell'inflazione, dall'altro - precisa la Coldiretti - ha privato gli italiani di alimenti essenziali per l'alimentazione. Il risultato è infatti che - sostiene la Coldiretti - il 12,3% degli italiani non è stato in grado di sedersi a tavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni con conseguenze gravi anche per la salute.
Nel mese di aprile - continua la Coldiretti - i prezzi al consumo dei prodotti alimentari crescono per l'olio di oliva del 3,7%, per i vini del 4,3%, i vegetali freschi del 6,6% e la frutta fresca dell'8,2% che fa segnare il maggior rincaro rispetto allo scorso anno.
''Per la ripresa dell'economia occorre intervenire per sospendere la prima rata Imu per i beni strumentali all'attività produttiva come terreni e fabbricati rurali'' sottolinea il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel precisare che ''se non si interverrà adeguatamente le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali''. Ma è anche necessario scongiurare l'aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 per evitare ulteriori effetti depressivi sui consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.
La Legge di Stabilità - conclude la Coldiretti - ha posticipato l'aumento dell'Iva ordinaria dal 21% al 22% che scatterà dal primo luglio per alcuni prodotti di base come il vino che deve già fronteggiare un drammatico calo dei consumi interni che sono scesi a 22,6 milioni gli ettolitri nel 2012, il livello più basso dall'Unità d'Italia.
Fonte: Asca
La riduzione del tasso di inflazione riflette - sottolinea la Coldiretti - il clima di depressione dei consumi che ha costretto ben sette famiglie su dieci (71%) a modificare la quantità e la qualità dei prodotti. L'aumento degli acquisti a basso prezzo se da un lato ha favorito il contenimento dell'inflazione, dall'altro - precisa la Coldiretti - ha privato gli italiani di alimenti essenziali per l'alimentazione. Il risultato è infatti che - sostiene la Coldiretti - il 12,3% degli italiani non è stato in grado di sedersi a tavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni con conseguenze gravi anche per la salute.
Nel mese di aprile - continua la Coldiretti - i prezzi al consumo dei prodotti alimentari crescono per l'olio di oliva del 3,7%, per i vini del 4,3%, i vegetali freschi del 6,6% e la frutta fresca dell'8,2% che fa segnare il maggior rincaro rispetto allo scorso anno.
''Per la ripresa dell'economia occorre intervenire per sospendere la prima rata Imu per i beni strumentali all'attività produttiva come terreni e fabbricati rurali'' sottolinea il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel precisare che ''se non si interverrà adeguatamente le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali''. Ma è anche necessario scongiurare l'aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 per evitare ulteriori effetti depressivi sui consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.
La Legge di Stabilità - conclude la Coldiretti - ha posticipato l'aumento dell'Iva ordinaria dal 21% al 22% che scatterà dal primo luglio per alcuni prodotti di base come il vino che deve già fronteggiare un drammatico calo dei consumi interni che sono scesi a 22,6 milioni gli ettolitri nel 2012, il livello più basso dall'Unità d'Italia.
Fonte: Asca
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