La Trattoria del Cacciatore ha celebrato cinquantatré anni il 25 ottobre scorso e, per l’occasione, ha festeggiato con una serata tra parenti e amici storici.
‘Raccontami il Cacciatore’ è stato il tema della festa i cui protagonisti sono stati gli invitati che, appunto, hanno raccontato ricordi personali e aneddoti legati alla storia del ristorante e dei suoi fondatori, Ninnella e Donato.
Sulla linea tel testo presente sull’invito, “Raccontami di quando Ninnella faceva le orecchiette e Donato tagliava la carne. Raccontami dei riposini sulla sedia a sdraio, dopo il lavoro, e in sottofondo il telegiornale. Raccontami di Francesca che seguiva Ninnella in cucina. Raccontami quello che non so o che non ricordo più. Raccontami di quella volta che ...”, ognuno ha aggiunto un tassello importante alla memoria ed alla celebrazione. Chi ha condiviso ricordi personali, legati alla fine degli anni ’60, quando ci si sedeva a tavola con Donato e Ninnella e si mangiava con loro; chi ha rievocato i consigli comunali che si svolgevano in questo luogo; chi ha ribadito l’importanza della Trattoria del Cacciatore che rimane uno dei luoghi più autentici in città.
Un luogo che, a detta di molti presenti, è stato e continua ad essere un punto di ritrovo della tradizione e soprattutto dell’umanità.
“Più che un ristorante un’altra casa, un casa dove si poteva venire senza bussare e uscire senza salutare e, qualche volta, anche senza pagare!”, afferma un amico storico dei proprietari.
Tra le tante storie simpatiche narrate dai presenti non poteva mancare il punto di vista di Don Tonino Intiso, figura importante nella storia del Cacciatore attraverso le diverse generazioni.
È stato proprio Don Tonino, lo scorso anno, a benedire i locali in occasione dell’inaugurazione che ha visto presentare il Cacciatore in una veste rinnovata. Il 25 ottobre 2012, infatti, da un unico ambiente prima denominato Ristorante del Cacciatore sono nati due spazi: la Trattoria del Cacciatore e la Cantina del Cacciatore.
“Nonostante questi cambiamenti il menù del Cacciatore mantiene inalterato il sapore dei piatti, il rispetto delle tradizioni, il gusto delle materie prime, le ricette della cucina tipica foggiana”, precisa Francesca, cuoca e figlia di Donato e Ninnella, che per la serata ha proposto un menù molto particolare.
Come antipasto il purè di fave con salsa di mele, carasau e alloro. “Potrebbe sembrare un abbinamento innovativo rispetto al purè di fave con la cicorietta, afferma Francesca, ma in realtà era già in uso nella cucina medievale”.
Poi i cicatelli, rigorosamente fatti a mano come è tradizione al Cacciatore, con crema di ceci e funghi, pancetta e rosmarino. Per secondo l’arrosto al vino rosso con patate e carote, “il vino che ho utilizzato è il Nero di Troia perché frutto della nostra terra”, specifica Francesca. In chiusura la crostata con crema al cioccolato e pere, una vera squisitezza. Ad accompagnare le pietanze il vino rosso della casa.
Tra gli ospiti qualcuno ha pensato di suggellare i cinquantatré anni del Cacciatore donando una targa con su inciso il messaggio: “Alla Trattoria del Cacciatore, pioniera della ristorazione che, nella rinnovata cornice, custodisce con arte antichi sapori e a tavola racconta la storia della nostra terra”.
Dopo questo compleanno, che sarà festeggiato tutti gli anni il 25 ottobre, al Cacciatore si continua a lavorare come ogni giorno, per continuare a tramandare la storia della cucina del territorio.

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