«L’ambiente,
la salute e la giustizia si devono intersecare, altrimenti l’economia non ha
futuro». Lo ha affermato con determinazione il Presidente della Rete Gas
della Puglia Michele Uva, intervenuto alla tavola rotonda organizzata dalla
Provincia di Barletta - Andria - Trani presso l’Istituto Tecnico Agrario
“Umberto I” di Andria, per illustrare i risultati raggiunti, le sfide del
presente e gli orizzonti futuri dei Gruppi di Acquisto Solidale.
Un
incontro messo a punto dai Settori Sviluppo Produttivo (Dirigente Caterina
Navach) e Agricoltura (Dirigente Francesco Greco) della Provincia, per
confrontarsi su una nuova dimensione di relazionalità economica che ha ormai
raggiunto i 18 anni di vita e intende ampliare il raggio di azione per progetti
sempre più concreti e in armonia con il territorio, le associazioni e gli Enti
Locali.
«Il GAS
è un laboratorio di democrazia partecipata in cui le decisioni si prendono
insieme e il livello di consapevolezza di quello che succede all’interno del
gruppo è molto alto» ha proseguito Michele Uva, evidenziando le priorità della
rete basate sul consumo critico ed etico, sulla realizzazione di una concezione
più umana dell’economia, sulla collaborazione e sulla responsabilità. Esempi di
acquisto collettivo finalizzati alla valorizzazione di un canale di vendita
alternativo alla grande distribuzione e alla concreta promozione e scelta di
produzioni locali, biologiche e naturali.
In tale
direzione si sono espressi anche Leonardo Fornario (GAS Trinitapoli) e Gerardo
Tedesco (GAS Barletta), circostanziando gli interventi alle proprie esperienze.
In Puglia sono stati censiti 70 gruppi e alcuni sono protagonisti di progetti
mirati alla efficace formazione dei distretti di economia solidale, come il
Progetto Re-Investiamo, che a Barletta interessa da tempo alcune aziende
manifatturiere che forniscono a prezzi contenuti abbigliamento professionale
(divise da cuoco, da ricevimento e da sala) a istituti scolastici del
circondario. «La difesa e la qualità dell’economia locale, infatti,
entrano in contatto con le attività produttive del territorio senza trascurarne
alcuna e le nostre aziende sono un esempio nella filiera del tessile» hanno
sottolineato Grazia Mennea e Carla Mennea delle Aziende Mete e Menros di
Barletta, che hanno intrapreso con grande motivazione il percorso del Progetto
Re-Investiamo. Particolarmente interessante si è rivelato, nel corso della
tavola rotonda, il confronto con i produttori locali chiamati in causa per
illustrare le ragioni di un rinnovato patto di solidarietà coniugabile con i
principi della filiera corta e della rete di relazioni. Fra le esperienze
positive anche quella di Filomena Damiano titolare dell’Azienda Agricola e di
Ristorazione Filomena Damiano & C. di Canosa di Puglia.
Il
pubblico, costituito dalle scolaresche dell’Ita “Umberto I” di Andria,
dell’IISS “Einaudi” di Canosa di Puglia e dell’IISS Alberghiero di Margherita
di Savoia, ha prestato molta attenzione all’iniziativa. «Un appuntamento di
alto contenuto culturale e sociale teso alla formazione dei giovani pronti a
raccogliere, nel loro cammino didattico, insegnamenti di pratiche di economia e
sostenibilità ambientale con il supporto delle testimonianze dei componenti
della Rete GAS Puglia e dei produttori locali» ha commentato il Dirigente
Scolastico dell’Ita Riccardo Liso, intervenuto all’evento moderato dalla
giornalista Nunzia Saccotelli.
L’incontro
è stato organizzato nell’ambito del Progetto IBat, l’innovativo Sistema
Informativo Provinciale di cui la Provincia di Barletta - Andria - Trani si è
dotata grazie all’Associazione Temporanea d’Imprese SEPI S.p.A di Canosa di
Puglia, Consorzio Corum di Roma ed Esalab S.r.l. di Pesaro. «Un confronto utile
per tutti - ha dichiarato Cosma Anna Ardillo Amministratore Unico SEPI S.p.A.
-. In nome della genuinità della terra pugliese e di una maggiore rete di
scambi e relazioni è possibile costruire una forma più umana di economia con
stili di vita più sobri. Saper comunicare le proprie esperienze di acquisto
solidale è basilare per un futuro più giusto ed ecosostenibile».
Nessun commento:
Posta un commento