Quattro serate, dal 21 al 24 luglio, organizzate dall'Associazione BorgOstuni col patrocinio del Co-mune-Assessorato alle Attività Produttive e la collaborazione della associazione Slow Food “Piana Degli Ulivi", alle quali hanno partecipato oltre quaranta aziende negli stand allestiti tra cui Rete GAS Puglia per pubblicizzare le specialità della tavola pugliese, ormai inserite a pieno titolo nella Dieta Mediterranea.
Tra le eccellenze alimentari esposte e che sono state degustate, spiccano l'olio extravergine di oliva, varie qualità di vino, il capocollo di Martina Franca, i latticini e i formaggi stagionati, il pomodoro “Regina" di Fasano, la pasta fresca, i paté e i prodotti sottolio e sottaceti, i distillati e le birre artigianali, l'aloe vera da bere, le confetture, il gelato, il biscotto cegliese, il fico mandorlato, il tarallo di Trani e, tante altre prelibatezze tutte da scoprire!
“L'obiettivo della rassegna – dichiara il responsabile di Rete GAS Puglia Michele Uva – è quello di favorire la produttività locale attraverso queste iniziative ed incentivare i turisti ad abbraciare un nuovo modo di fare la spesa , incentivandolo la gente proprio tramite il mercatino, a conoscere i produttori direttamente senza intermediari ed eventualmente ad organizarsi in gruppi di acquisto per acquistare i prodotti locali ".
- Uva continua affermando - “Sono contento di come gli organizzatori abbiano realizzato questo mercatino avendo come unico interesse il loro bel paese e le realtà produttive locali che costatanto la passione di questi giovani si sono avvicinate al mercatino, vedendo positivamente questo evento, di conseguenza sono convinto che il pubblico ha gradito e partecipato con grande gioia e curiosità".
Nell'ambito delle serate del mercatino, l'associazione Slow Food “Piana Degli Ulivi", è stata realizzata per ognuna delle quattro serate e, previa prenotazione, i laboratori del gusto e, sempre lo stesso fiduciario ci hanno insegnato cosa siano.
“I laboratori del gusto – spiega il fiduciario Slow Food, Angelo Iaia – servono ad educare e a riscoprire il piacere e la conoscenza del cibo, scegliere in modo consapevole e responsabile ciò che mangiamo, rispettare il ritmo delle stagioni e più in generale allenare i propri sensi.
Sono delle opportunità che insegnano a degustare gli alimenti, a conoscere la storia e la produzione, a stimolare atteggiamenti di acquisto più responsabili e tecniche di cucina più attente a valorizzare le materie prime e le tradizioni locali".
Il divertimento e l'animazione saranno affidati al gruppo folcloristico de “Gli sventurati" che ogni sera si è isibito con uno spettacolo e col coinvolgimento del pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento