"La Rete GAS Puglia vuole proporre al consiglio regionale della Puglia delle Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale e popolare (Gasp) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualità." A dichiararlo è il suo responsabile Michele Uva che spiega come già altre Regioni come Umbria e Piemonte si siano dotate di tali norme.
La proposta di legge riconosce e valorizza il consumo critico consapevole e responsabile, incentiva la diffusione dei prodotti di qualità a chilometri zero e promuove la valorizzazione delle produzioni agricole locali di qualità a filiera corta, cioè quella modalità di distribuzione alimentare che prevede un rapporto diretto tra produttori e consumatori, singoli o organizzati. Si tratta di una procedura virtuosa che riduce il numero degli intermediari commerciali.
La Regione Puglia dovrebbe sostenere i gruppi di acquisto solidale e popolare (GASP), quali soggetti associativi senza scopo di lucro attraverso la concessione di contributi economici, l’incentivazione dell’impiego nella preparazione dei pasti per la ristorazione collettiva pubblica, di prodotti agroalimentari locali da filiera corta, nonché l’incremento della vendita diretta dei prodotti agroalimentari locali. I GASP svolgono attività di acquisto collettivo di beni e servizi e di distribuzione dei medesimi senza applicazione di nessun ricarico.
Per sostenere l’attività dei GASP la Regione Puglia potrà contribuire alle spese di funzionamento mediante aiuti de minimis, secondo la normativa comunitaria e per un periodo non superiore a tre anni, il gruppo d’acquisto deve rivestire la forma giuridica di associazione senza fine di lucro. Saranno definite dalla Giunta regionale con proprio atto le modalità di accesso al contributo, secondo i criteri stabiliti, quali il numero minimo di almeno quindici partecipanti al gruppo residenti nel territorio pugliese, costituzione del gruppo almeno sei mesi prima della domanda del contributo, adozione di modelli di rendicontazione etico-sociali.
La normativa regionale dovrà prevedere anche che i Comuni o altri enti pubblici possano concedere in uso gratuito ai GASP spazi congrui per l’espletamento delle attività. Per sostenere la filiera corta ed i prodotti a chilometro zero e di qualità, la Regione Puglia potrà favorire il loro impiego da parte dei gestori della ristorazione collettiva pubblica, stabilendo che nei bandi per l’affidamento di tali servizi, gli enti pubblici devono garantire la priorità a quei soggetti che prevedano l’utilizzo dei prodotti a filiera corta non inferiore al 35 per cento del complesso dei prodotti utilizzati.
Per incrementare la vendita diretta dei prodotti locali e a filiera corta la Regione Puglia potrà concedere contributi ai Comuni per sostenere mercati esistenti, con particolare riferimento a quelli auto-organizzati e per attività di avvio per la vendita diretta. Negli spazi comunali attrezzati saranno presenti anche i mercati dei prodotti di agricoltura biologica.
La spesa complessiva per l’attuazione delle misure previste nella legge, per il 2012, potrebbe ammontare almeno a 300 mila euro di cui: 200 mila euro quali incentivi e sostegno per l’attività dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) e di 100 mila euro per la promozione e la valorizzazione delle produzioni agricole locali, delle produzioni di qualità e da filiera corta, oltre che per la realizzazione di spazi comunali attrezzati, riservati agli imprenditori agricoli locali per la vendita diretta (farmer’s market).
Si fa notare come questi fondi siamo facilmente reperibili anche delegando il tutto ai Gruppi di azione Locale (GAL) i quali già dovrebbero avere nei loro bilanci delle spese anche superiori già finanziate e pronte per essere spese per attività simili.
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