(AGI) - Roma, 3 lug. - Trasporto pubblico, mobilita' dolce, veicoli a
basse emissioni, biocarburanti di seconda generazione, nuove tecnologie
di gestione della mobilita', telelavoro, trasporto marittimo a basse
emissioni. Questi alcuni capitoli di un percorso in dieci priorita' per
realizzare in Italia la mobilita' sostenibile e il trasporto verde,
tracciato oggi dalla Conferenza programmatica sulla mobilita'
sostenibile, il primo appuntamento in vista degli Stati Generali della
Green Economy che sisvolgeranno a Rimini, nell'ambito di Ecomondo, il 7 e
l'8 novembre prossimi.
Guardando i dati relativi agli indicatori di sostenibilita' per il
settore trasporti in Italia essi continuano ad essere negativi:
l'Italia, oltre ad essere il primo paese europeo (se escludiamo il
Lussemburgo) per numero di autoveicoli privati/abitante, e' anche quello
con le percentuali di trasporto merci su ferrovia piu' basse, con la
minore incidenza di trasporto pubblico in citt? e con mobilita'
ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Itrasporti
italiani, da soli, producono circa un quarto delle emissioni totali di
CO2 e determinano il 33% dei consumi finali di energia rappresentado la
seconda voce di spesa al consumo delle famiglie italiane.
"L'Italia - ha detto Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per
lo sviluppo sostenibile e coordinatore del gruppo di lavoro sulla
mobilita' - e' il secondo paese manifatturiero europeo e possiede leader
internazionali nel settore dell'automotive, della cantieristica navale,
nel settore elettromeccanico e dell'automazione ma anche in settori
minori come il trasporto a fune o le biciclette. Per ciascuno di questi
settori esistono distretti produttivi, filiere, indotto, sapere tecnico,
capitale umano. Una transizione verso il green transport, gestita con
intelligenza, puo' rappresentare un'opportunita' strategica per
l'economia italiana". (AGI)
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