Pomodorini, insalata, zucchine, melanzane e quanto la lista della spesa
reclama potrebbero crescere nelle periferie degradate delle città.
Piccole aree delle nostre città pugliesi potrebbero essere sottratte al
debgrado e all'abbandono e trasformate in orti urbani di piccole dimensioni da 30/40 metri quadrati ciascuno.
La proposta che verrà fatta ai comuni e città della Puglia è la seguente : Far pagare 50 euro il canone di "affitto" annuale che gli assegnatari dovranno corrispondere al Comune per l'appezzamento. I destinatari potranno essere sia singoli cittadini, che associazioni di promozione sociale . Per far fruttare al meglio la terra, si richiederanno delle lezioni ad esperti di coltivazioni biologiche, che aiuteranno i nuovi "Ortolani" ad ottenere buoni risultati da subito.
Le aree dedicate agli orti saranno sopratutto spazi comuni di confronto e aggregazione che daranno la possibilità a chi riterrà utile cimentarsi in questa professione di strappare territorio alla cementificazione e sopratutto imparare una "nuova professione" vecchia quanto il mondo. Queste aree saranno recuperate al degrado - ha commentato il responsabile di Rete GASPuglia Michele Uva - "Sono i Gruppi di acquisto e tanti consumatori etici che ci hanno chiesto di lanciare questa nuova iniziativa, la gente è stanca di stare con le mani in mano mentre tutto crolla e intorno si diffonde degrado e disperazione. Gli orti ubani in zone periferiche delle città pugliesi , dove enormi casermoni dormitorio (n.d.r. frutto della speculazione edilizia degli ultimi 40 anni) assediano il territorio circostante rendendolo squallido e arido possono e devono essere l'inizio del cambiamento e quei semi devono rappresentare una speranza di vita e di rinascita sociale “. "La gente che si avvicina a Rete GAS Puglia - Prosegue Uva - non chiede assistenzialismo, ma vuole rimboccarsi le maniche e aiutare con tutti i mezzi il proprio territorio e la propria nazione in difficoltà con attività concrete e utili. L'aumento dei generi alimentari non si risolve certo così , non siamo ingenui , ma vogliamo provare a diffondere e seminare un nuovo modo di essere cittadini, riappropiandoci degli spazi pubblici , dando il nostro contributo costruttivo sostituendo di fatto la cattiva politica di questi anni”.
La proposta che verrà fatta ai comuni e città della Puglia è la seguente : Far pagare 50 euro il canone di "affitto" annuale che gli assegnatari dovranno corrispondere al Comune per l'appezzamento. I destinatari potranno essere sia singoli cittadini, che associazioni di promozione sociale . Per far fruttare al meglio la terra, si richiederanno delle lezioni ad esperti di coltivazioni biologiche, che aiuteranno i nuovi "Ortolani" ad ottenere buoni risultati da subito.
Le aree dedicate agli orti saranno sopratutto spazi comuni di confronto e aggregazione che daranno la possibilità a chi riterrà utile cimentarsi in questa professione di strappare territorio alla cementificazione e sopratutto imparare una "nuova professione" vecchia quanto il mondo. Queste aree saranno recuperate al degrado - ha commentato il responsabile di Rete GASPuglia Michele Uva - "Sono i Gruppi di acquisto e tanti consumatori etici che ci hanno chiesto di lanciare questa nuova iniziativa, la gente è stanca di stare con le mani in mano mentre tutto crolla e intorno si diffonde degrado e disperazione. Gli orti ubani in zone periferiche delle città pugliesi , dove enormi casermoni dormitorio (n.d.r. frutto della speculazione edilizia degli ultimi 40 anni) assediano il territorio circostante rendendolo squallido e arido possono e devono essere l'inizio del cambiamento e quei semi devono rappresentare una speranza di vita e di rinascita sociale “. "La gente che si avvicina a Rete GAS Puglia - Prosegue Uva - non chiede assistenzialismo, ma vuole rimboccarsi le maniche e aiutare con tutti i mezzi il proprio territorio e la propria nazione in difficoltà con attività concrete e utili. L'aumento dei generi alimentari non si risolve certo così , non siamo ingenui , ma vogliamo provare a diffondere e seminare un nuovo modo di essere cittadini, riappropiandoci degli spazi pubblici , dando il nostro contributo costruttivo sostituendo di fatto la cattiva politica di questi anni”.
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