Orti urbani, eco-case e riciclo così la green economy sfida la crisi
Ecco le cento imprese italiane di innovazione ecosostenibile. Si va
dalla scuola delle Egadi che attraverso le nuove tecnologie riesce a non
chiudere più durante l'inverno all'azienda di Pontedera che in tre anni
ha ottenuto la raccolta differenziata di 200 Comuni
Cento storie esemplari, concrete, positive, per raccontare la sfida della
"Green Economy" contro la crisi economica. Quello che Legambiente
presenta oggi a Roma è un catalogo di ingegno e fantasia tutto italiano.
Casi reali, esposti in una mostra e analizzati in un convegno
all'interno delle storiche Scuderie di palazzo Ruspoli, come paradigmi
di una prospettiva auspicabile di crescita e sviluppo all'insegna
dell'ecosostenibilità. Ecco qui un campionario rappresentativo.
PLASTICA BIODEGRADABILE
Un
nuovissimo impianto industriale rivitalizzerà in Sardegna l'ex polo
petrolchimico di Porto Torres: un complesso industriale di oltre duemila
ettari che verrà bonificato. Una joint venture fra Versalis (Gruppo
Eni) e Novamont, la maggiore azienda europea per la produzione di
bio-plastiche da fonti rinnovabili, costituirà la società Matrica
(madre, in sardo). Sarà la centrale della chimica verde: il progetto
prevede due impianti per produrre derivati di oli vegetali, come
plastiche biodegradabili e oli lubrificanti, per un investimento
complessivo di oltre 700 milioni di euro.
CASA A CONSUMI ZERO
È
in Liguria l'abitazione più ecologica d'Italia. Un edificio che coniuga
rispetto dell'ambiente, economicità di esercizio e salubrità. La Casa
dei Vigili del Fuoco di Albenga comprende 24 appartamenti, con un piano
terra di 800 metri quadri destinato a uffici pubblici. Tutto a consumi
zero: riscaldamento, condizionamento estivo, acqua calda sanitaria e
per elettrodomestici, energia elettrica per usi comuni. Nella palazzina
sono state adottate luci a led, una pompa di calore geotermica
alimentata dal fotovoltaico, pannelli solari termici integrati
architettonicamente, isolamento differenziato secondo l'esposizione
delle faccia materiali naturali quali sughero, lana di legno, lana di
pecora, fibra di legno mineralizzata, tutti provenienti dal riciclo.
PARCO IN ATTIVO
Oltre
100 attività di artigianato artistico con 240 addetti e 9.000 aziende
agricole, 20 prodotti agroalimentari tipici del territorio, per un
fatturato annuo di circa 13 milioni di euro. E ancora: una rete di 160
ristoranti e trattorie, 100 alberghi con una ricettività di 6.400 posti
letto, ai quali se ne aggiungono altri 2.800 in 83 strutture extra
alberghiere (B&B, ostelli, pensioni). Sono i numeri del successo del
Parco della Majella, area protetta che si estende per 74.095 ettari e
interessa 39 comuni delle province di Pescara, L'Aquila e Chieti, con
oltre 50mila residenti all'interno dei suoi confini e con la presenza di
specie floristiche e faunistiche di particolare interesse. Positivo il
saldo economico: per preservare questi beni, lo Stato impegna fondi per
2.200.000 euro all'anno, circa 30 euro per ettaro, mentre il valore dei
prodotti e dei servizi ammonta a 15.343 euro all'anno per ettaro.
RINNOVABILI IN VALDARNO
A
Terranuova Bracciolini, paesino in provincia di Arezzo, gli americani
hanno trovato l'America. Qui la californiana Power One è proprietaria di
uno stabilimento con know how tutto italiano che produce inverter per
eolico e fotovoltaico, quel componente che trasforma in corrente
alternata la tensione continua generata da fonti rinnovabili. L'azienda
oggi occupa circa 1.200 persone, più del doppio rispetto a tre anni fa.
Il mercato di Power One è al 50% in Italia, segue quello tedesco con il
25%, poi Australia, Francia, Regno Unito, Spagna, Usa e Cina.
TERAPIA DELL'ORTO
In
Campania gli orti urbani e sociali di Legambiente sono già realtà, da
dieci anni. Nel parco archeologico di Pontecagnano se ne contano ormai
una sessantina, affidati ad anziani in pensione: producono melanzane,
zucchine, peperoni e pomodori, secondo i metodi dell'agricoltura
biologica. A Eboli invece si applica l'Horticultural Therapy per
pazienti diversamente abili o con disabilità psichiche. E sono 18 gli
orti sociali e didattici di Succivo. Poi ci sono quelli urbani e
digitali del progetto Nonnet: i pensionati insegnano agli studenti
campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per
l'alfabetizzazione digitale degli over 60.
MIRACOLO AL PLASMIX
Gestione
della raccolta differenziata, realizzazione di manufatti con materiale
recuperato e produzione di valore aggiunto per il territorio: è il
miracolo di Revet, società di Pontedera (Pisa) che serve più di 200
Comuni in Toscana. Una storia che inizia nel 2009, quando l'azienda -
specializzata nel recupero e trattamento dei rifiuti - si è impegnata in
un progetto di ricerca sul riutilizzo delle cosiddette plastiche
eterogenee (compongono le vaschette, piatti e bicchieri usa e getta,
pellicole da imballaggio per le quali non esistono filiere di
rivalorizzazione). Il risultato si chiama "Plasmix", materia prima di
seconda generazione utilizzabile per produrre utensili e componenti di
vario genere.
TRENTINO IN BICI
Da più di vent'anni il
Trentino-Alto Adige punta sul cicloturismo, tanto da sviluppare un
terziario che vale 85 milioni di euro l'anno. Il progetto è stato
avviato nel 1988, quando alle nuove forme di turismo slow pensavano in
pochi: la Provincia di Trento ha realizzato una grande pista
ciclo-pedonale che oggi si snoda per oltre 410 chilometri dal Garda alle
Dolomiti, attraversando siti di grande valenza ambientale e
interessando 90 Comuni. L'anno scorso è stata percorsa da oltre 2
milioni di cicloturisti, italiani e stranieri.
SCUOLA 2.0
Fino
a qualche anno fa la scuola di Favignana rimaneva spesso chiusa durante
l'inverno, per mancanza di personale a causa delle difficoltà
logistiche. E numerose famiglie erano costrette a trasferirsi altrove.
L'Istituto Comprensivo Antonino Rallo di Favignana, Levanzo e Marettimo
ha deciso di risolvere questo problema lanciando, nel 2006, CLSSI 2.0:
attraverso le nuove tecnologie si sperimenta una formula di formazione a
distanza con le scuole sulla terraferma. Così è stato invertito il
trend dell'abbandono invernale e diverse famiglie sono tornate a vivere
sull'isola.
Fonte Repubblica
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