giovedì 10 gennaio 2013

Gruppi di acquisto online: boom di vendite in Italia


Nell’ultimo anno in Italia si è avuta una notevolecrescita dei gruppi d’acquisto online. Secondo una ricerca condotta dall’Adoc infatti, circa il 33% degli iscritti ha effettuato almeno un acquisto sui principali gruppi nati sul web, in particolare Groupon, che ha registrato vertiginosi tassi di crescita e rappresenta attualmente, una vera e propria miniera del web, tanto da costringere perfino Facebook a piegarsi al suo dominio. 
Il popolare social network aveva infatti tentato la carta dei Deals, ma dopo alcuni mesi di sperimentazione, riscontrato lo scarso successo riscosso dall’iniziativa, ha deciso di abbandonare il progetto.
I fattori che hanno portato a quest’aumento degli acquisti “low cost” tramite internet, sono diversi. In primo luogo la crisi che ormai da diversi mesi imperversa in tutto il paese e quindi, per chi non vuole rinunciare ad una cena o a qualche momento di svago, le offerte che oggi giorno piovono nelle caselle di posta degli utenti rappresentano una buona soluzione.Il 29% degli italiani compra ormai regolarmente sui diversi gruppi di acquisto online, tra cui emergeGroupalia, che ha rappresentato un vero e proprio trampolino di lancio per imprese di piccole e grandi dimensioni, le quali, proprio grazie ai coupon, hanno avuto la possibilità di raggiungere e fidelizzare un notevole numero di persone. Oppure il nuovo sito Falla in Gruppo raccomandato da Rete GAS Puglia per tutti gli acquisti quotidiani direttamente dal produttore più vicino a casa.
Non è però tutto oro quello che luccica. Come evidenziato dalla ricerca condotta dall’Adoc infatti, spesso accade che dopo l’acquisto dei coupon si verifichino dei ritardi nella consegna dei prodotti, difficoltà e in alcuni casi addirittura impossibilità ad effettuare prenotazioni o richiedere trattamenti diversi rispetto ai cosiddetti clienti classici, ossia quelli che pagano prezzo pieno.
Questo è uno dei motivi per cui l’Adoc ha esortato i circa venti gruppi d’acquisto nati in Italia, a fare un po’ d’ordine e soprattutto ad avviare una conciliazione paritetica, che garantisca lo stesso trattamento a tutti i consumatori, in modo da evitare che si generino contrasti con le aziende partner e soprattutto per garantire la piena tutela dei diritti di coloro che effettuano gli acquisti.

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