venerdì 11 novembre 2016

Come Vivere 150 anni - Istruzioni per l'uso del corpo umano

Per fornire i dati giusti sull’argomento, al pubblico e alla comunità scientifica, la Scuola di Medicina di Harvard, annunciò la “Piramide per una Sana Alimentazione” nel 2005, descrivendo un’alimentazione completamente diversa. Alla base della piramide di Harvard non si trovano i cereali ma il contenimento del peso, l’esercizio nfisico e il consumo di acqua in quantità sufficiente. 
I cereali devono essere integrali e consumati in quantità molto più contenute (un terzo di quella dell’USDA). La piramide di Harvard consiglia il consumo di grassi buoni come l’olio d’oliva, di noci e cibi fermentati. Nel 2011 l’USDA annunciò il “Piatto Alimentare” in sostituzione della piramide. La risposta di Harvard venne pochi mesi dopo con il “Piatto per una Sana Alimentazione” e anche questo si diversifica completamente da quello dell’USDA.

La piramide e il piatto di Harvard oltre a fare delle raccomandazioni basate su dati scientifici che riguardano l’alimentazione, incorporano anche dei fattori come: il controllo del peso, l’esercizio, l’assunzione di integratori multivitaminici e della vitamina D per la maggior parte della popolazione.

In Cerca della Dieta Naturale dell’Uomo
È quindi di vitale importanza identificare la Dieta Naturale dell’Uomo per essere sani.
Un modello valido di ricerca consisterebbe nel:
-­‐ valutare la composizione corporea e l’alimentazione di persone sane;
-­‐ ripetere la stessa cosa con delle persone malate;
-­‐ confrontare i dati ritrovati nelle due categorie.
Dopo decine di miglia di casi clinici e diverse migliaia di analisi metabolomiche (più di diecimila) eseguite, per stabilire lo stato nutrizionale di persone appartenenti a tutte e due le categorie, ho avuto la possibilità di verificare quali tipi di alimentazione contribuiscono di più all’essere sani e quali di meno. Persone sane hanno una tendenza uniforme a fare scelte di alimentazione che vanno nella giusta direzione, mentre le persone malate tendono a fare scelte nella direzione opposta. Ci sono vari gradini intermedi fra le scelte effettuate da una persona che gode di ottima salute e una persona malata che esprimono diverse combinazioni e proporzioni fra le scelte giuste e quelle che favoriscono la malattia.
È interessante notare a questo punto che, in entrambi i casi, la persona può credere sinceramente di fare scelte alimentari corrette, mentre talvolta sono pessime. Una persona può fare degli sforzi enormi per mangiare sano e comunque sbagliare nelle scelte fondamentali, senza ottenere i risultati desiderati. Questo porta grande confusione a chi lo fa e alla fine arriva a credere che l’alimentazione non abbia niente a che fare con la salute e quindi abbandona tutto.
Attraverso la mia ricerca nell’identificare la dieta naturale dell’uomo, la mia esperienza clinica e attraverso l’uso di analisi metabolomiche su moltissimi casi, che ci permettono di accertare le carenze  nutrizionali in una singola persona, sono arrivato alle seguenti conclusioni che possono servire come linee guida per un’alimentazione più naturale e salutare.

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