10 scuse per non prendere la bici? Ora non reggono più!

Ci sono sempre delle risposte che si sentono quando si chiede a qualcuno: ma perchè tu non vai a lavoro in bici? Vi diamo 10 consigli che rendono molto discutibili queste risposte. Preparatevi a tirare fuori dal garage la vostra bici!

Andare al lavoro in bici è un opzione che viene presa in considerazione troppe poche volte.
Se in alcune città utilizzare la bicicletta negli spostamenti giornalieri è oramai quotidianità, in altre c'è bisogno di eventi che ne promuovano l'utilizzo.
La Lega dei Ciclisti Americani, per esempio, ha riportato che nel 2008 10,352 persone hanno provato ad andare a lavoro in bici per la prima volta durante un evento a Denver (nel Colorado, Stati Uniti) dove veniva promossa la bici come mezzo di trasporto.
E ancora, a San Diego, il 25% di coloro che hanno partecipato alla giornata di promozione della bici per andare al lavoro per la prima volta sono poi diventati ciclisti abituali.

Il mercato potenziale è davvero incredibile; pensate che solo negli Stati Uniti più della metà della popolazione vive entro gli otto chilometri dal posto di lavoro, distanza assolutamente ottima per lasciare a casa la macchina e utilizzare la bici.
Inoltre i vantaggi derivanti da una società più propensa all'utilizzo della bicicletta sono molteplici, anche per le casse statali. Negli Stati Uniti gioverebbe moltissimo l'utilizzo della bicicletta, che porterebbe i cittadini ad essere sicuramente più in forma: il 66% della popolazione statunitense è infatti in sovrappeso e il 32% è obeso, e ciò significa 68 millioni di dollari annuali che gravano sul sistema sanitario.

Ora, avete mai provato a chiedervi o a chiedere ai vostri amici perchè non venga utilizzata la bici per andare a lavoro? Ci sono sempre delle risposte che sanno molto di luoghi comuni.
La Lega dei Ciclisti Americani ha raccolto le dieci frasi più comunemente usate:
1. Sono fuori forma
2. Ci vuole troppo tempo
3. Abito troppo lontano
4. Non ci sono posti per parcheggiare le bici
5. La mia bici è rovinata
6. Non c'è la doccia al lavoro
7. Devo vestirmi bene per il lavoro
8. Piove
9. Le strade non sono sicure
10. Ho delle commissioni da fare

Per ognuna di queste frasi vi forniamo adeguati consigli, che renderanno queste scuse discutibili e attaccabili.

1) Se pensate di essere fuori forma, allora inizialmente potrete pedalare a velocità più contenute; in un paio di mesi, se effettuerete una attività ciclistica regolare, entrerete in forma smagliante per affrontare non solo il percorso quotidiano, ma anche percorsi ben più impegnativi. Nei weekend si può sempre provare a cercare quale sia la strada migliore e più veloce per raggiungere il posto di lavoro.

2) Se credete che ci voglia troppo tempo ad usare la bicicletta, vi ricordiamo che viaggi minori di cinque chilometri vengono effettuati più velocemente con la bici, mentre per quelli tra gli otto e gli undici chilometri il tempo impiegato con una bici è lo stesso se non minore rispetto all'utilizzo di una macchina: inoltre la velocità media di chi va al lavoro in bici è di sedici chilometri orari, e più vi allenerete più andrete veloci.

3) Se pensate che il luogo di lavoro sia troppo lontano, perchè non provare ad andare al lavoro in bici e tornare con i mezzi pubblici, ed il giorno dopo alternare mezzo pubblico e bici. Magari provare a combinare direttamente bici e mezzi pubblici durante lo stesso tragitto, in modo da ridurre le distanze da percorrere in bici. Un'altra soluzione potrebbe essere raggiungere in bici la casa di un collega da dove poi andare in macchina insieme sul luogo di lavoro.

4) Se non ci sono parcheggi per le bici, cercate un'area di rimessa o magazzino nel vostro palazzo e nel vostro ufficio. Potrete sempre chiedere al vostro datore di lavoro di creare dei parcheggi per le bici o, se proprio non avrete altra scelta, potrete semplicemente legarla fuori a qualche palo.

5) Se la vostra bici è rovinata, assicuratevi che possa garantirvi il viaggio per il luogo di lavoro, altrimenti, se non siete in grado di aggiustarla da soli, rivolgetevi ad un negozio specializzato per una messa a punto.

6) Se non ci sono docce sul posto di lavoro, vi basterà andare ad una velocità accettabile in modo da non accaldarsi troppo e sudare eccessivamente. Si può sempre pedalare più velocemente al ritorno, in modo da effettuare un vero e proprio esercizio fisico e poi farsi la doccia una volta arrivati a casa. Inoltre potreste anche cercare una palestra vicino il proprio luogo di lavoro e chiedere di effettuare docce pagando un piccolo abbonamento.

7) Se c'è la necessità di vestirsi bene, si possono lasciare gli abiti nel proprio luogo di lavoro o nella lavanderia più vicina. Altrimenti si possono portare con sè degli abiti di cambio in borsa e cambiarsi al lavoro. Per evitare problemi di stiraggio provate ad arrotolare i vestiti, invece di piegarli.

8) Se piove e siete già al lavoro lasciate lì la bici, tornate coi i mezzi pubblici o fatevi dare un passaggio a casa, e il giorno dopo riprendete la bici. Ovviamente se la pioggia è eccessiva, e non vi sentite a vostro agio a pedalare sul bagnato sarà sicuramente meglio non utilizzare la bici. Se invece ve la sentite, potete sempre parcheggiare la bici al riparo e utilizzare un k-way per rimanere asciutti.

9) Se si pensa che le strade non sono sicure, bisogna sempre seguire i segnali stradali, guidare sulla destra, segnalare i cambiamenti di direzione e fermarsi ai semafori: in questo modo si riducono di molto i pericoli. Altri consigli possono essere di usare il casco, indossare colori accesi; andando in bici prendendo tutte le precauzioni del caso non si è a rischio maggiore rispetto a guidare la macchina.

10) Se dovete fare delle commissioni, aggiungete un portapacchi alla bici per aumentare la quantità di bagaglio da portare.

Questi consigli vi possono aiutare a superare alcuni pregiudizi che si hanno sull'andare in bici.
Ho vissuto due anni in bici, e volente o nolente prendevo sempre la bici, con pioggia, ghiaccio, neve e nelle freddissime e lunghe giornate di inverno.
Ed era un piacere! Provare per credere.

Andrea Cinquina

Fonte Yes life