No all'inquinamento, ai rifiuti e alla cultura dello scarto. Attenzione anche agli Ogm e alla vivisezione. È stata ufficialmente presentata l'enciclica di Papa Francesco "Laudato si'- sulla cura della casa comune". Un appuntamento lungamente e intensamente atteso da tutto il mondo, preceduto da una buona dose di polemiche legate alla diffusione di una bozza del documento, che era sotto embargo fino a ora.
Come è ormai chiaro, l'Enciclica prende il nome dall'invocazione di san Francesco d'Assisi: "Laudato si', mi' Signore" che nel Cantico delle creature ricorda che la terra, la nostra casa comune, 2è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sua braccia".
"Il riferimento a san Francesco indica anche l'atteggiamento su cui si fonda tutta l'Enciclica, quello della contemplazione orante, e ci invita a guardare al «poverello di Assisi» come a una fonte di ispirazione. Come afferma l'Enciclica, san Francesco è «l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. [...] In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l'impegno nella società e la pace interiore» (n. 10)", ha spiegato il direttore della Sala stampa vaticana padre Federico Lombardi.
Si tratta quindi di un appello alla responsabilità, in base al compito che Dio ha dato all'essere umano 'creare e custodire il giardino'. Il Papa chiede chiaramente un'inversione di rotta nel consumo del pianeta, trovando al centro del percorso della Laudato si' questo interrogativo: "Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che ora stanno crescendo?".
Nessun commento:
Posta un commento