martedì 30 giugno 2015

Il vino fa bene o male?

Il vino fa bene o fa male? Sul tema, del sacro nettare che piace agli dei, se ne sono dette di ogni. Ecco come si pronuncia la scienza.


Aristofane, uno dei maggiori esponenti della commedia nella Grecia antica, diceva: "bevendo gli uomini migliorano: fanno buoni affari, vincono le cause, son felici e sostengono gli amici". In parte, a distanza di secoli, è ancora vero. Oltre però quel senso di piacevole esistenza che il vino regala ci sono dei veri e propri studi che hanno dimostrato di quanto poi così male non faccia.
Confagricola, commentando gli ultimi dati dall’Istat sull'uso e sull'abuso di alcol in Italia, ha fatto emergere una serie di considerazione indubbiamente degne di nota.
"Bere senza eccessi, bere buoni vini ottenuti con le giuste tecniche, non a digiuno ma insieme ad un bel piatto di pasta, cereali e verdure, piatti tipici della nostra dieta mediterranea - non solo fa meno male dei superalcolici, ma fa anche bene alla salute”. Con queste parole infatti, la principale organizzazione italiani degli agricoltori fa intendere che un uso moderato ed intelligente del vino possa dare dei seri benefici al nostro organismo.
Ma c'è dell'altro. Uno studio condotto dal CRA vitinicolo di Conegliano in collaborazione con la Selezione di Nutrizione Umana dell'Università degli Studi di Tor Vergata di Roma ha dimostrato - in modo scientifico - che se prodotto secondo i precisi canoni e modalità può portare tutta una serie di molteplici positività. Lo studio ha analizzato i diversi effetti del consumo dei vini sull'organismo umano in abbinamento a vari alimenti. Alcuni cibi, infatti, sono in grado di attivare geni che portano a detossificare l'organismo. Se poi questi alimenti vengono accompagnati a vini più ricchi (come i vini biologici) di micronutrienti salutari il risultato è potenziato.
Confagricoltura, appurato ciò, tiene a sottolineare come "non dobbiamo stancarci di ripetere chel’abuso di alcol è fortemente dannoso alla salute. E'altrettanto vero che si fa spesso troppa confusione tra vino, superalcolici e binge drinks, dimenticando che nel vino sono contenute anche sostanze nutrizionali e salutari e che nel consumarlo sono fondamentali anche abitudini e comportamenti”. Questa non è certa una scoperta sensazionale o innovativa dato che già in passato si era parlato, sempre da studiosi e scienziati, di come ci sia più un problema di falsa comunicazione su un apporto negativo all'organismo quando si parli di vino.
Sempre un'università italiana, quella della facoltà di chimica dell'Università di Calabria, sperimentò alcune colture cellulari identificando che il vino rosso aveva effetti positivi sulla salute. Scoprendo che nella buccia e nei semi dell'uva esistono sostanze che sciolgono il sangue e vasodilatatori. Insomma, una prova della benefica influenza del vino rosso, consumato con moderazione, sulla circolazione del sangue a livello di vasi cardiaci e cerebrali. Ma non finisce qui.
Il vino, infatti, fa bene al cuore ma anche all'ulcera. Sempre una ricerca universitaria dell’Università di Siena commissionata dall'Associazione Nazionale Città del Vino conferma che il legame tra vino rosso e salute esiste. Analizzando 13 vini provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Ateneo si sono concentrati sugli effetti contro l’Helicobacter pylori e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro l’Helicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nero d’Avola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, il Salento di Puglia, il Barbera del Piemonte, il Novello di Chieti, il Gutturniodell’Emilia Romagna.
“Un bicchiere abbondante di vino a pasto – dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento – è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre l’effetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica".
Il vino fa buon sangue? Questa frase la dicevano i nostri nonni, senza nessun fondamento scientifico. Ora - che il vino fa buon sangue - lo dicono gli scienziati. I tempi cambiano ... e in meglio. Salute!

Alessandro Ribaldi

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