L'idratazione è importantissima, eppure un'eccessiva assimilazione di acqua nel corpo può arrivare a sovraffaticare i reni. Scopriamo cosa dice la scienza, e cerchiamo di capire quanto è importante bere quando si ha sete o prima che questo bisogno sorga.
Bere 2 litri di acqua
Bere 2 litri di acqua al giorno è la regola. Ma le regole valgono per tutti? E' davvero così? Prima di rispondere, chiariamo che è vero: l'idratazione è necessaria, incide sul modo in cui viviamo la giornata, sulle prestazioni sportive e sull'attività cerebrale.
La posizione dell'idratazione a tutti i costi si accompagna anche all'idea che il corpo non debba mai restare senza riserva, che quando sentiamo l'urgenza di bere è già tardi e i reni stanno soffrendo. E' vero che se non beviamo abbastanza compromettiamo l'assimilazione dei nutrienti, la regolazione della temperatura corporea e della pressione arteriosa, l'eliminazione di tossine e scorie metaboliche. La mancanza di idratazione può portare ad apatia, difficoltà nella coordinazione dei movimenti, disturbi del circolo venoso e linfatico.
Affidarsi al solo stimolo della sete non è sufficiente, perché quando la sete compare, la disidratazione è già in atto.
Per gli sportivi, poi, il discorso è lo stesso ma potenziato all'ennesima: gli atleti che non bevono abbastanza rischiano crampi muscolari e vanno incontro a un progressivo abbassamento delle capacità di coordinamento.
Una ricerca del King's College London comparsa su Human Brain Mapping, sostiene che bastano 90 minuti di intensa attività fisica accompagnata da abbondante sudorazione, ma non compensata da un'adeguata idratazione, perché i tessuti cerebrali invecchino di colpo di circa un anno.
Per gli sportivi, poi, il discorso è lo stesso ma potenziato all'ennesima: gli atleti che non bevono abbastanza rischiano crampi muscolari e vanno incontro a un progressivo abbassamento delle capacità di coordinamento.
Una ricerca del King's College London comparsa su Human Brain Mapping, sostiene che bastano 90 minuti di intensa attività fisica accompagnata da abbondante sudorazione, ma non compensata da un'adeguata idratazione, perché i tessuti cerebrali invecchino di colpo di circa un anno.
Contro il mito dei 2 litri d'acqua al giorno
Ne basterebbero 1 e mezzo, questi i litri di acqua da bere al giorno, secondo il parere di altri esperti. Si dovrebbe bere di più solo in particolari condizioni: febbre, alte tempertaure esterne, attività sportiva intensa o per eliminare i calcoli renali, sotto consiglio medico. Escluse queste condizioni circoscritte, i consigli di questa schiera di medici ed esperti orientano il paziente non tanto verso il bere di più, quanto ad avere altro tipo di accorgimenti. Ad esempio, usae meno sale e consumare alimenti a basso contenuto di sale. Buona idea anche consumare più alimenti che contengono percentuali alte di acqua, prime su tutti, le verdure, poi la frutta (attenzione a quella troppo zuccherina, crea l'effetto inverso). Primo frutto tra tutti: il melone.
Ma quali possono essere le controindicazioni se si beve troppo? L'eccessivo affaticamento dei reni, innalzamento della pressione arteriosa, peggioramento di problemi cardiaci già sussistenti.Non esisterebbe poi nessuna prova scientifica fondata ad avvalorare la tesi per cui bere acqua serva a contrastare la ritenzione idrica. Ogni donna difatti è diversa e dipende dalla necessità della persona. Noi vi consigliamo di bere quando sentite che il corpo lo richiede e di aumentare l'apporto di liquidi quando sottoponete il corpo a maggiore attività fisica, in modo da reintegrare quelli persi.
Dalla Redazione di Cure-Naturali.it
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