martedì 17 luglio 2012

Affrontare la crisi riducendo gli sprechi. E migliorando l’ambiente.

Già da tempo le famiglie italiane fanno i conti con una crisi economica che negli ultimi tempi si sta facendo sempre più dura.
“Arrivare alla fine del mese” è un problema serio e concreto per molte famiglie italiane e romane. Affitti, utenze, combustibili, generi alimentari hanno spesso raggiunto prezzi altissimi mentre gli stipendi restano fermi e i mezzi di informazione lanciano ripetuti allarmi sui livelli di occupazione.
Allo stesso tempo, le nostre discariche sono piene fino all’orlo, l’aria che respiriamo è spesso inquinata e i fenomeni climatici estremi si moltiplicano in intensità e frequenza.
Cosa sta succedendo? Siamo a pochi passi dalla fine del mondo? Per fortuna no, esistono molte soluzioni praticabili da subito per affrontare con efficacia le crisi economiche e ambientali. È addirittura possibile migliorare la qualità della vita e creare nuova occupazione riducendo sprechi, inquinamento e rifiuti.
Per lungo tempo, uno stile di vita ecologicamente corretto è stato più dispendioso. Prodotti e servizi ecologici sono stati spesso proposti come soluzioni di maggiore qualità, è vero, ma accessibili a pochi per il loro più alto prezzo. Ma qualcosa sta cambiando. Si stanno sempre più diffondendo prodotti e servizi che insieme all’impatto sull’ambiente riducono anche l’impatto sul portafoglio. Si tratta di soluzioni per abitare, mangiare, muoversi, riscaldarsi che spesso offrono anche maggiori livelli qualitativi al nostro vivere.
L’Associazione Fare verde ha provato a rifare i conti sostituendo merci che troppo spesso producono elevati livelli di inquinamento e troppo velocemente si trasformano in rifiuti, con beni dall’impatto sull’ambiente più contenuto.
I risultati ottenuti lasciano ben sperare: una famiglia di 4 persone con un bambino sotto i 36 mesi può ridurre anche di 3.651,00 euro l’anno le proprie spese. Decisamente molto più di quanto possano fare lo Stato e la Pubblica Amministrazione in tempi duri anche per le finanze pubbliche. È tempo, quindi, di fare ognuno la sua parte e procedere con rinnovato ottimismo: finalmente l’ambiente può aiutare anche il portafoglio.


Andrea De Priamo

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