I gruppi d’acquisto solidale si rivelano essenziali soprattutto in tempo di crisi economica, perché ci permettono di risparmiare sulla spesa.
Un gruppo d’acquisto solidale è formato da più persone che decidono di
incontrarsi, in modo da poter compare all’ingrosso dei prodotti
alimentari o dei prodotti in generale, che poi vengono distribuiti tra
di loro. Il concetto di solidarietà diviene il criterio guida nelle
scelte quotidiane che riguardano i consumi. L’obiettivo è quello di risparmiare, ma anche di riscoprire il valore della solidarietà ampia e dei rapporti umani.
Più volte sulle nostre pagine abbiamo parlato di gruppi di acquisto solidale e
di strumenti per cercare di contrastare il caro-vita. Ma veramente il
gruppo d’acquisto solidale (per comodità e brevità, GAS) può
rappresentare una via di uscita dalle difficoltà di riempire il carrello
senza svuotare definitivamente il proprio portafoglio?
La
risposta potrebbe essere positiva, a patto che il GAS sia correttamente
organizzato. Il GAS è infatti un gruppo di persone coordinate, che fanno
una sorta di lista della spesa collettiva e, settimanalmente (o con
periodicità comunque non quotidiana) effettuano una spesa complessiva
direttamente dai produttori, risparmiando sul prezzo finale e, di
conseguenza, sull’esborso di ogni singolo partecipante al GAS.
Con tali presupposti, è inutile sottolineare come lo sviluppo delle community sul web abbia
favorito la cresita dei GAS italiani, riuniti su internet con il
costante monitoraggio dei gruppi.
Ed
effettivamente, i benefici sembrano essere pressochè immediati. I
prodotti acquistati attraverso il GAS sono facilmente controllabili
poichè gli acquisti vengono effettuati direttamente dalle mani dei
fornitori, e spesso a chilometro zero (poichè gli stessi produttori sono
operatori del territorio).
I prodotti acquistati all’ingrosso possono essere comprati ad un prezzo inferiore. Alla base di ogni gruppo d’acquisto solidale c’è anche l’obiettivo di portare avanti una critica verso il modello di consumo attuale e di economia globale, attraverso la messa in atto di un’alternativa, che si basi su un rapporto diretto tra consumatore e produttore.
Il risparmio economico è derivato anche dall’azzeramento della filiera. Non viene nemmeno trascurata la qualità dei prodotti acquistati.
Il potere d’acquisto collettivo
In effetti si tratta di un sistema che è applicabile anche contro le
sofisticazioni alimentari, grazie al potere d’acquisto collettivo, che
consente anche al produttore di praticare un prezzo adeguato, spesso una
cifra che il mercato ortofrutticolo non riesce più a garantire a causa
dell’incremento dei prezzi.
I cittadini sono ormai consapevoli che
il poter d’acquisto si rivela uno strumento essenziale per orientare la
società alla messa in atto di pratiche virtuose che vanno a beneficio
dell’intera collettività, mettendo in funzione un processo economico anche in tempi in cui l’economia stenta a ripartire.
fonte : vostri soldi
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