Ortofrutta, una linea guida per incidere sulle politiche nazionali e
comunitarie per il rilancio del settore. La Puglia è la capolista delle regioni ortofrutticole europee , ora si dovrebbe discutere delle azioni da
intraprendere per il comparto ortofrutticolo che nonostante tutto risulta in piena crisi di guadagni.
Il responsabile di Rete GAS Puglia Uva Michele commenta così l'impegno dei Gruppi di acquisto ad acquistare esclusivamente ortaggi e frutti provenienti dalla propria terra :
"La Puglia è leader nel settore, esprimendo
da sola un quinto dell’ortofrutticoltura nazionale”. Il 70% dell’uva
italiana, infatti, proviene proprio dalla Puglia così come un terzo dei
pomodori dei cavolfiori e dei carciofi ed il 70 % delle ciliegie
italiane.
Secondo i dati Istat, la media produttiva annua dell’ultimo decennio
si attesta intorno alle 42 mila tonnellate di frutta, ortaggi e verdure
prodotte nella campagna del Tavoliere, della Murgia, del Sud-Est barese e
del Salento. La produzione lorda vendibile ortofrutticola pugliese vale
1.658 MEuro pari al 56,65 % della produzione lorda vendibile totale.
Grande protagonismo, infine, anche sui mercati esteri. Ma il
comparto, non solo pugliese, deve fare i conti con l’andamento negativo
del mercato che vede una forte crescita della produzione asiatica a
fronte di un saldo commerciale dell’Europa in “rosso” per oltre 15
miliardi di euro.
La strategia, dunque, non può che essere quella di fare fronte
comune."
“L’Italia a dire il vero, – commenta Uva – è in forte
ritardo, non avendo ancora promosso momenti di dibattito su questo tema
strategico.
Ci stanno pensando, però, le Regioni: prima la Puglia, con un veloce radicamento dell'acquisto di prodotti a Km 0 e la nascita di un imponente portale di vendita di prodotti pugliesi on-line che offrirà ai consumatori pugliesi e non di acquistare i prodotti direttamente dai produttori in maniera organizzata e collettiva.
Il settore dell'ortofrutta, settore
chiave del comparto agricolo, sinora troppo esposto alla volatilità dei
prezzi e alla concorrenza spesso sleale di Paesi Terzi .
Da qui l’idea di Rete GAS Puglia con azioni concrete, che riteniamo
fondamentali per la nuova economia che si sta costruendo in Puglia che, prioritariamente, dovrà prevedere una
politica specifica e risorse adeguate, certamente non inferiori a
quelle messe a disposizione per l’attuale.
Tra le proposte operative: il rilancio delle Organizzazioni e delle
Associazioni di produttori per rafforzare il peso della produzione
primaria anche a livello transnazionale, la nascita e lo sviluppo di mercati a Km 0 che diano la possibilità ai produttori di vendere direttamente ai consumatori e che facciano nascere nuove reti per la vendita ; favorire anche attraverso accordi
interprofessionali, regole chiare per garantire il pagamento della merce
a prezzo netto, rispettare i termini di pagamento, impedire le vendite
sottocosto e regolare i margini di commercializzazione. Questo ed altro sono la nostra sfida per i prossimi mesi con un solo obbiettivo in testa : Quello di aggredire questa crisi ed utilizzarla a nostro vantaggio."
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