La parola cancro è un termine generico riferito a tutti i tumori
maligni, tutte le cellule del nostro corpo hanno un orologio biologico
che prende il nome di omeostasi cellulare che ne definisce vita e morte.
Potremmo quindi dire tra meiosi e apoptosi, tale equilibrio viene
mantenuto attraverso una rigida regolazione che serve a garantire che
organi e tessuti conservino la loro funzionalità e integrità.
Nel momento in cui questa regolazione viene a mancare e la cellula
inizia a moltiplicarsi senza controllo si dice che la cellula è
impazzita e nel moltiplicarsi ha perso ed acquisito funzionalità non più
sue e nel caso in cui la massa cancerosa rimane nell’organo dove si è
formata si parlerà di tumore benigno nel caso in cui metastatizza
quindi si sposta (metastatizza) in un altro organo o tessuto si parla di
tumore maligno.
Per far si che la cellula impazzisca devono avvenire più mutazioni a
livello del dna, l’accumulo di queste mutazioni porta al cancro.
Possiamo raggruppare i fattori che portano la cellula impazzire in
fattori genetici e ambientali tra i fattori ambientali metteremo
l’alimentazione.
Ci sono persone che portano con se delle mutazioni che lo
predispongono al cancro e questo si verifica nei tumori definiti
ereditari.
Ci sono una categoria di cancri più sensibile all’alimentazione e di
questi la società definita industrializzata ne è più colpita come il
cancro Colon, Mammella, Pancreas, Fegato, Prostata, Utero, Stomaco
ecc..
Stando alle attuali conoscenze una percentuale compresa tra il 30 ed
il 50% dei tumori potrebbe essere “evitata” grazie ad una dieta
corretta. La relazione tra alimentazione e cancerogenesi è stata
scoperta anche attraverso lo studio dell’incidenza di alcuni tipi di
cancro in relazione all’area geografica di appartenenza. Si è così
scoperto che certi tumori sono più frequenti in alcuni Paesi rispetto ad
altri.
Ulteriori ricerche hanno inoltre dimostrato che la diffusione di tali
forme tumorali tende a livellarsi ai valori usuali di una determinata
area geografica quando una persona si trasferisce stabilmente in tale
parte del mondo adottando le abitudini alimentari tipiche del contesto
socio-conomico locale.
Tali differenze spesso sono notevoli. Secondo i dati OMS datati 1996
il cancro dello stomaco in Giappone è 25 volte più frequente che in
Uganda, quello del colon negli Stati Uniti è 10 volte più diffuso che in
Nigeria mentre il cancro del fegato in Mozambico è 100 volte più
frequente che in Inghilterra.
Ed ancora: i nigeriani che vivono in Africa hanno meno tumori del
colon, del retto e del fegato di quelli emigrati negli Stati Uniti; tra i
giapponesi emigrati nelle Hawai, dove lo stile di vita è di tipo
occidentale, la frequenza dei tumori è diversa rispetto a quella che si
registra nella madre-patria.
Analogo discorso può essere fatto per il cancro alla mammella: mentre
l’incidenza di questo tipo di tumore è elevata nei Paesi
Industrializzati occidentali, nell’area asiatica il rischio è
notevolmente inferiore ed aumenta sensibilmente non appena le donne
orientali migrano verso tali Paesi.
L’incidenza più bassa per il cancro alla prostata è stata registrata a
Singapore (13%) ed Hong Kong (15%) mentre il più alto valore appartiene
alla Svezia (31%). Si è visto inoltre che un soggetto svedese che ha
già il doppio di probabilità rispetto ad uno di Hong Kong di essere
portatore di tumore prostatico, ha una probabilità otto volte maggiore
di morire di cancro alla prostata.
In Italia notevoli differenze sono state registrate tra l’area di
Forlì-Ravenna e Firenze rispetto al resto della Penisola. In questa zona
l’incidenza del tumore allo stomaco è quattro volte superiore rispetto
al centro sud. Tale differenza sarebbe legata anche ad una dieta ricca
di salumi ed insaccati, troppo spesso eccessivamente ricchi di nitriti e
nitrati.
In ogni caso nessun alimento in particolare è stato individuato come
protettivo o causale; l’unica relazione certa sembra essere quella tra
l’eccessivo consumo di grassi e tumore della mammella nella donna e
carcinoma del colon sia nel maschio che nella femmina; l’abuso di alcol è
invece un importante fattore predisponente per lo sviluppo della
cirrosi epatica e vari tipi di tumori.
Dott. Luca Napoli
Fonte : www.megliomangimegliostai.it
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