L’ultimo quindicennio ha visto il lento ma
progressivo allargamento dei gruppi di acquisto solidale, i cosiddetti G.A.S.,
gruppi di persone che decidono di acquistare prodotti in stock accorciando
enormemente la filiera tagliando fuori dal mercato quelle parti, come grossisti
e negozianti, che contribuiscono a far lievitare nettamente i prezzi di
vendita. Ovviamente tutti i prodotti reperiti tramite questa modalità hanno la medesima
qualità di quelli acquistati nei supermercati.
L’esperienza dei
G.A.S. è volta a realizzare una rete di solidarietà al fine di
raccogliere tutte le famiglie meno abbienti che, schiacciate da un mercato
altamente inflazionistico, intendono conciliare i prezzi estremamente contenuti
con l’elevata qualità del prodotto.
Il concetto è molto
semplice: alcuni responsabili del gruppo raccolgono gli ordini
degli altri aderenti, si rivolgono direttamente al produttore e
acquistano gli stessi prodotti che normalmente si trovano al supermercato però ad
un costo decisamente più basso.
Se dal punto di vista
ideologico i G.A.S. rigettano prodotti ad elevato impatto ambientale
privilegiando quelli maggiormente eco-sostenibili, dal lato prettamente
economico aderire a questi gruppi di acquisto significa avere la possibilità di
rimettere in sesto il bilancio familiare ed al tempo stesso avvalersi di una
serie di agevolazioni fiscali.
Parliamo di vantaggi
economici indiretti in quanto l’acquisto della merce direttamente dal
produttore elimina un ricarico che talvolta arriva sino al 50% per i
prodotti di scaffalatura ed decisamente oltre per quelli “biologici”; l’azione
dei G.A.S. mira inoltre ad aiutare le piccole aziende locali pagando il giusto
per chi lavora: si scelgono soprattutto prodotti locali e stagionali
eliminando tutti i costi relativi al trasporto, al consumo del carburante, alle
spese di mantenimento e così via. Perché mai acquistare i meloni del Guadalupe,
il riso Americano, le prugne Cilene dovendo pagare oltre il prodotto netto
anche le relative spese?
Basti pensare che dal
momento della produzione all’arrivo sulle nostre tavole, la frutta registra un
ricarico che oscilla dal 427% al 500%; per il settore dell’abbigliamento il
ricarico oscilla tra il 25-30% e in alcuni casi arriva sino al 120%.
Il meccanismo che sta
alla base dei gruppi di acquisto è estremamente semplice ma assolutamente
funzionale: nell’acquisto di un prodotto si eliminano tutti quei passaggi e
quelle figure professionali come i trasportatori, i rappresentanti, i
grossisti, i dettaglianti, le spese di gestione della merce in magazzino, e
così via, che contribuiscono a far aumentare il prezzo del prodotto finale.
Attraverso i G.A.S. è possibile acquistare in svariati settori: dall’alimentare
all’ortofrutticolo, dall’abbigliamento agli accessori, dagli arredamenti ai
prodotti chimici. A tal proposito esistono diversi gruppi “specializzati” in
specifiche nicchie di mercato:
Pellet per
riscaldamento
Attraverso i GAS è
possibile acquistare legna bioenergetica ed ecologica in pellet per la
vostra caldaia pagandola a prezzi decisamente inferiori rispetto ai canali
di vendita tradizionali.
Arredamenti per la
casa
E’ interessante il
fatto che l’azione dei GAS si estenda anche nel settore dell’arredamento:
alcuni di questi gruppi fornisce un elenco di aziende locali presso le quali
acquistare ogni sorta di arredo per la vostra casa.
Pannelli Fotovoltaici
Potrete acquistare le
vostre celle fotovoltaiche a prezzi bassissimi e di conseguenza risparmiare
sui consumi di energia elettrica ed eventualmente guadagnarci dalla vendita
dell’energia in eccesso.
Esistono gruppi
d’acquisto specifici per i settori dell’abbigliamento, igiene, turismo,
informatica, informazione, artigianato e così via.
La convenienza di
aderire ai gruppi di acquisto solidale deriva anche, e soprattutto, da vantaggi
di natura fiscale; i G.A.S. non sono soggetti ad IVA in quanto associazione
senza scopo di lucro a patto che la merce, di qualunque natura essa sia, venga
somministrata agli aderenti senza ricarichi distributivi; essi inoltre non
sono passibili di tassazione IRPEF purché si osservino alcune norme della
legge vigente come l’obbligo di redigere un rendiconto economico annualmente,
il divieto di destinare in altro modo gli utili e gli avanzi di gestione e così
via.
Gli aderenti ai
gruppi d’acquisto sono esenti da altre imposizioni dirette come IRAP
(Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e IRES (Imposta sul
Reddito delle Società) per i motivi sopra descritti.
Pare che, almeno sino
ad oggi, i gruppi di acquisto solidale siano maggiormente diffusi nelle regioni
settentrionali, fatto che penalizza enormemente le famiglie del mezzogiorno che
intendono sposare l’ideologia dei G.A.S., ma esistono sempre validi siti web
che si basano sullo stesso meccanismo.
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