
Esiste un'alternativa sostenibile e cruelty-free al caviale
ottenuto da uova di storione, lompo e salmone, rivolta in particolare, a
coloro che hanno deciso di seguire un'alimentazione priva di prodotti
di origine animale, oltre che a tutti coloro che non amano il comune
caviale. Si tratta del caviale vegetale.
Il caviale vegetale a base di alghe viene prodotto principalmente a partire dall'alga kelp,
caratteristica dell'Oceano Atlantico e delle coste scandinave. Si
tratta di un'alga di colore scuro e dall'odore salmastro. Essa presenta
proprietà rimineralizzanti ed antinfiammatorie. Viene consigliata come
coadiuvante per contrastare la cellulite e come integratore di iodio. L'alga kelp contiene fitosteroli, polifenoli e le vitamine A, B1, B2, C, D ed E.
Il caviale vegetale preparato a partire dalle alghe si avvicina soltanto nel sapore al caviale vero e proprio. Esso non contiene nessun ingrediente di origine animale e può essere considerato come un alimento cruelty-free. La sua consistenza lo rende facilmente spalmabile sulle classiche tartine,
ma gli abbinamenti del caviale vegetale con altri alimenti possono
essere i più diversi. Vi è persino chi ne trova gradevole l'abbinamento
con la frutta.
Dove è possibile acquistare il caviale vegetale a base di alghe?
Al momento pare che in Italia il caviale a base di alghe sia reperibile
soltanto presso la bottega alimentare svedese di IKEA e attraverso il
relativo sito web. A questo indirizzo web è possibile visualizzare la
scheda del prodotto in questione, che prende il nome di Tangkorn e che viene descritto come un'alternativa totalmente vegetariana al caviale
a base di uova di pesce. Il caviale a base di alghe è inoltre presente
in alcuni negozi online esteri. Ad esempio potreste trovare dei prodotti
denominati come Vegan Caviar o Cavi-Art.
Se non vi è possibile reperire una versione confezionata del caviale a base di alghe, potreste provare a cimentarvi nella sua preparazione casalinga, che prevede l'utilizzo di ingredienti come alga kelp, olive nere e capperi, da frullare fino ad ottenere una salsa spalmabile dal colore simile a quello del caviale nero. A questo indirizzo è possibile prendere visione della ricetta in lingua italiana per la preparazione casalinga del "Caviar d'algues".
Caviale vegetale Citrus Caviar
Esiste una seconda tipologia di caviale vegetale, non derivata dalle alghe, bensì da un frutto di origine australiana, le cui componenti interne ricordano nella forma e nella consistenza il caviale vero e proprio. Esso viene denominato "Citrus Caviar", "Finger Caviar", oppure, in italiano, "Caviale di Agrume".
Il riferimento è un frutto sorprendente al cui interno sono presenti delle sfere succose
che, una volta aperto il frutto, sgorgano verso l'esterno apparendo
molto simili a delle uova di storione. Le sfere proprie di questo frutto
possono presentare colori differenti, che passano dal bianco, al giallo, al rosa ed al rosso, fino al verde.
Il caviale di agrume presenta un gusto acidulo,
simile a quello di agrumi come il limone o il pompelmo. La sua buccia
viene utilizzata come spezia, dopo essere stata essiccata, mentre le sue
foglie profumate sono utili per aromatizzare le bevande.
Il caviale di agrume viene importato in Italia dalla California o dall'Australia.
Sono i frutti ad essere importati e dall'apertura degli stessi può
essere ricavata una sorta di caviale vegetale differente dal caviale di
alghe, soprattutto per quanto riguarda il sapore, oltre che per il
colore. Esso viene utilizzato, soprattutto in Australia, per la decorazione di numerosi piatti, per la preparazione di marmellate, per la guarnizione di tartine e per la realizzazione di cocktail.
Per quanto riguarda la possibilità
di reperire in commercio il frutto da cui ricavare del caviale vegetale,
solitamente etichettato come Citrus Caviar, potrebbe esservi utile sapere che esso viene distribuito da parte dell'azienda olandese Nature's Pride e che il frutto proveniente dalla California è solitamente disponibile a partire dal mese di dicembre.
Vi piacerebbe assaggiare del caviale vegetale? Quale tra le due tipologie scegliereste?
Marta Albè
Fonte Green Me
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