venerdì 11 gennaio 2013

Piccola guida per gestire un GAS


Un gruppo d'acquisto solidale è un gruppo di persone che ha deciso, anche con spinte e motivazioni diverse, di riunirsi e fare acquisti insieme.

Fin qui è facile, ci si riunisce da qualche parte, si fanno due chiacchere, si dice di cosa si ha bisogno e si scelgono i produttori o i distributori più convenienti, o più vicini, o che danno le garanzie che ci interessano.

Si contattano, e normalmente, sono d'accordo - a fronte di un minimo d'ordine (ovvero ti faccio pagare i pomodori di meno, ma tu me ne devi ordinare almeno 10 cassette) - nel prendere una richiesta saltando la strozzatura della distribuzione e proponendo uno sconto (siete dieci, cento, mille? Lo sconto ovviamente cambia) che è il primo vantaggio.

In alcuni casi il gruppo si organizza e va a prendere l'ordine, in altri casi è il produttore che lo porta; ovviamente in un unico posto, dove poi gli appartenenti al gruppo la ritirano.


I vantaggi sono molteplici ed evidenti: per primo lo sconto che viene applicato a monte per i partecipanti, poi c'è il fatto che le merci girano meno e quindi inquinano di meno, c'è la socialità e la voglia di fare senza la grande distribuzione. Nel caso di prodotti freschi, poi, la filiera corta rappresenta una garanzia di freschezza.
Ovviamente ci sono anche delle difficoltà, che bisogna aver ben presenti prima di cominciare.

La prima è la necessità di trovare una sede
Un posto, dove riunirsi, eventualmente discutere, e che sia da riferimento per lo scarico e la distribuzione della merce. E' per questo che spesso questi gruppi vengono fatti presso uffici o aziende, dove naturalmente già ci si ritrova e dove c'è sempre qualcuno reperibile; ma sono adatte allo scopo anche sale parrocchiali o centri sociali o per anziani.


Il numero di partecipanti è importante
Ovviamente in questo caso il detto "più siamo e meglio è" riassume bene il concetto, visto che un numero alto di partecipanti garantisce un grande ordine e quindi migliori condizioni di acquisto; ma è anche vero che un maggiore è il numero di persone più difficile da gestire può diventare il tutto.
Se non si è mai fatto è bene cominciare con un piccolo gruppo, rodarlo e poi, in caso, allargarlo.


Fondamentale ovviamente è la gestione.
Normalmente si sceglie un responsabile che si occupi degli acquisti, (se si acquista presso produttori diversi può essere utile, specie se si è in tanti, che ogni produttore sia contattato da una persona diversa), che diventa responsabile degli acquisti.
Si tratta di contattare i partecipanti, comunicare quando e dove avverrà la consegna, prendere gli ordini (ovvero la quantità che interessa a ogni partecipante) controllare che si raggiunga il minimo d'ordine richiesto e poi occuparsi di inoltrare la richiesta, effettuare il pagamento e presiedere alla consegna e distribuzione.
Sulla carta non sembra un lavoro difficile ma chi ha partecipato almeno una volta nella vita a una riunione di condominio, sa che mettere d'accordo più persone e le loro esigenze può essere un lavoro difficile e snervante, è bene quindi al momento della fondazione del gruppo darsi delle regole di pacifica e reciproca convivenza che rendano più semplice il lavoro di chi coordina.


Regolamentere la presenza o la partecipazione ad esempio, può essere una buona idea.
Dare a tutti una lista dei prodotti disponibili e decidere un tempo (una settimana dovrebbe essere sufficiente) per fare le singole richieste che poi verranno unite in un ordine è consigliabile, il responsabile, che è appunto responsabile del reperimento della merce deve avere a disposizione un tempo ragionevole per fare l'ordine ma si deve impegnare a rispettarlo; com e il giorno della distribuzione e consegna deve essere rispettato da tutti.

Tenete presente che con i gruppi d'acquisto non si compra solo il fresco, ma praticamente ogni merce, e anche alcuni servizi, diventano più facilmente fruibili per gruppi.

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