martedì 7 luglio 2015

RETE GAS PUGLIA Promuove Il PROGETTO per la realizzazione di un ecovillaggio

"Buongiorno, siamo un piccolo gruppo di amici proveniente da varie parti d'Italia, che vorrebbe realizzare un villaggio ecologico in un podere di 11,5 ha, tra Vasto e Termoli. Pensiamo ad un acquisto a quote di questo posto, già attivo e in produzione a livello agricolo, quindi in grado di offrire abitazioni e lavoro : potrebbero farne parte anche giovani disoccupati , nuove coppie in difficoltà, o pensionati , o soggetti portatori di handicap , che non auspicano di vivere soli, purchè amino la condivisione quotidiana eun lavoro o collaborazione, che difenda una porzione di territorio, con edificazione in bio-architettura/autocostruzione, con auto-sufficienza per l’acqua( c’è una sorgente) ed energetica.
Il posto è incantevole a 5km dal mare e con vista Maiella.

Grazie Lidia . tel. 345 988 83 98 - siriolv@yahoo.it


Questo è il nostro ----------------------- PROGETTO per la realizzazione di un eco villaggio


Il gruppo si è costituito con la finalità di realizzazione di un villaggio di tipo rurale. L’intento è quello di avviare un percorso di sostenibilità a livello umano e ambientale, facilitando la socializzazione e la mutualità tra le persone, diminuendo l’impatto ambientale dell’insediamento, riprendendo, come comunità, la cura e la coltivazione di una porzione di territorio nella zona del comune di Petacciato.
L’insediamento di questa comunità intenzionale prevede anche uno sbocco occupazionale nella lavorazione/trasformazione di prodotti, eventuale allevamento di animali (sicuramente non legato alla macellazione) e gestione di aree ricettive con varie finalità, sia in loco, che in un terreno adiacente al mare, chiesto in concessione.
Ci siamo proposti i seguenti obbiettivi:
1) Programmare un nuovo modello di insediamento residenziale che si proponga di raggiungere l’autonomia energetica, l’autosufficienza alimentare ed idrica, recuperando le strutture edilizie esistenti e edificando nuove costruzioni, sperimentando nuovi materiali naturali (legno, balle di paglia, terra cruda), attivando risorse finanziarie private e pubbliche.
2) Sperimentare modalità abitative basate sul mutuo aiuto, la condivisione di servizi e uno scambio solidale. Affrontare la risoluzione dei conflitti con metodi di democrazia partecipativa .
3) Coltivare la propria interiorità attraverso la ricerca personale nel totale rispetto di ogni credo e in totale indipendenza, riconoscendo che la pluralità delle diversità garantisce la libertà e la sopravvivenza di tutte le culture e di tutte le specie.
4) Ripopolare l’immediato entroterra della linea costiera e dall'altro contrastare fenomeni di spopolamento delle aree rurali con conseguente riduzione dell’attività di manutenzione ordinaria del territorio, creando possibilità occupazionali .
5) Trasformare il podere in un centro sperimentale finalizzato alla ricerca, alla salvaguardia delle biodiversità, cercando collaborazioni e contatti anche con altre realtà italiane ed europee, recuperando per le coltivazioni esistenti, i criteri dell’agricoltura biologica, utilizzando tecniche come la permacoltura e/o la biodinamica.
6) Creare progetti didattico-formativi atti a coinvolgere sia il tessuto sociale locale sia gruppi esterni ."

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